Fase Paleocristiana
La punta stilistica più alta dell'arte paleocristiana a Galeata è costituita dalla lastra con pavone in marmo bianco conservata presso il civico museo a Galeata.
La lastra con pavone è frutto di reimpiego di una iscrizione pubblica romana (sull'altro lato), proveniente quest'ultima dalla città di Mevaniola.
Utilizzata inizialmente come pluteo fu reimpiegata anche per adornare il pavimento di S.Ellero.
Il tema del pavone (uno dei primi simboli cristiani) ha evidenti agganci con la cultura ravennate in cui questa tema, unitamente a quello dell'agnello, entrambi affrontati ad un perno, riprenderanno vigore nell'arte bizantina.
Il pezzo si data alla metà-fine VI secolo.
Un momento culturale diverso della fase paleocristiana di S.Ellero è rappresentata dal pluteo in marmo bianco con ruota e agnello crucifero.
Il pluteo, frammentario, è chiuso con un ricco bordo animato da un tralcio ricco di grappoli, foglie e fiori. Al centro presenta una grande ruota presso cui permane un agnello crucifero e il capo di un pavone.
Il pezzo è conservato presso il civico Museo di Galeata.
La datazione è da collocarsi nella seconda metà-fine Vl sec.d.C.
La ricca simbologia che evidenzia rende il pilastrino con croce, in calcare, di eccezionale interesse nell'ambito dell'arte paleocristiana.
Si tratta di un piccolo bassorilievo su cui campeggia una croce attorniata da una ricca simbologia. In basso, a sinistra, sono rappresentati il sole e la luna; di fronte è raffigurata l'architettura del Santo Sepolcro. Quest'ultimo elemento è riconducibile al tema del pellegrinaggio in Terra Santa.
Il pilastro, recuperato nell'area del cosiddetto "palazzo di Teodorico"è datato alla fine del VI -VII sec.d.C. E' conservato nel Museo civico di Galeata.