Storia Medievale/Moderna
Storia medievale e moderna.
L'attuale Galeata nacque sotto il colle ove sorgeva l'abbazia di S.Ellero, fondata sul finire del V sec.d.C. Tra la fine del V sec. e l'inizio del VI si colloca l'arrivo del re goto Teodorico, venuto nella vallata per far restaurare l'acquedotto di Traiano. Un miglio a nord di Galeata si trovava la villa di Teodorico, edificata sui resti di una villa romana.Intorno al 502 si colloca l'incontro-scontro tra il re goto e S.Ellero,che si risolse in favore di quest'ultimo cui il sovrano concesse di allargare e consolidare il potere temporale dell'abbazia. In età bizantina il territorio galeatese venne a trovarsi ai margini della provincia delle "Alpi Appennine" voluta dai Bizantini quale sbarramento dei transiti appenninici per la Toscana longobarda.
L'importanza di Galeata per tutto l'alto Medioevo è data dalla presenza dell'abbazia di S.Ellero. L'abbazia, fondata sul finire del V sec.d.C.dall'eremita Ellero, costituì una delle prime comunità monastiche in Occidente. Alla morte del Santo i discepoli ne continuarono l'opera e l'abbazia divenne la massima autorità religiosa e civile della valle, estendendo la sua giurisdizione dalle creste appenniniche fin verso Cusercoli. Nel 755, al tempo dell'abate Anscauro, qui sostò il papa Stefaano II durante il viaggio di ritorno dalla Francia, viaggio finalizzato a chiedere aiuto al re Pipino contro i Longobardi. Conteso tra Ravenna e la Santa Sede, il 6 ottobre 1288 Nicolò V cedeva il monastero alla chiesa ravennate. Durante tutto il Medioevo gli abati di S. Ellero presero parte attiva alle vicende politiche della Romagna e spesso i loro nomi sono citati nelle cronache del tempo come temuti e valorosi guerrieri.
Il "burgus Galliatae" nel 1424 entra a far parte della signoria fiorentina rimanendo all'interno del Granducato di Toscana fino al 1859.
Galeata non sfugge alle contese tra i Medici e iVisconti per il controllo della Romagna,ma il momento più drammatico si verifica nel 1527, durante il passaggio verso il "sacco di Roma" dei Lanzichenecchi al soldo del duca di Borbone che distruggono il paese.