Scavi nella villa di Teoderico
Nel 1942 un gruppo di studiosi dell’Istituto Archeologico Germanico di Roma scavò una struttura, in realtà assai modesta, che venne identificata con il palazzo di caccia del re Teoderico (Nella Vita Hilari si dice: “In quel tempo il re Teoderico venne per costruirsi un palazzo sotto quello stesso monte, sopra il fiume Bidente, ed aveva stabilito molte corvées per le popolazioni vicine”).
Dal 1998 sono ripresi gli scavi da parte del Dipartimento di Archeologia dell’Università di Bologna che hanno individuato sia strutture romane che teodericiane.
In particolare per il periodo teodericiano (V – VI secolo d.C.) è stato scoperto un elegante quartiere termale facente parte di una ricca residenza signorile con funzioni di controllo territoriale sull’alta valle del Bidente.
Dall’area provengono anche materiali preromani, come il bronzetto di cavaliere (metà VI secolo a.C.) e la piccola ansa di kilix attica (V secolo a.C.).
Non lontano dalla villa sorge la solitaria chiesa di S. Maria del Pantano.